Se vedi questi segnali in una persona, scappa a gambe levate

Ci sono alcuni segnali che possono anticipare o svelare alcuni lati di una persona, anche i più nascosti. Questo tratto caratteriale è molto spiacevole: ecco i comportamenti da evitare negli altri

Segnali persone tirchie
Espressione di repulsione (Pixabay)

Gli articoli più letti di oggi:

Nessuno è perfetto, recita un antico proverbio, e tutti abbiamo caratteristiche contrastanti che si dividono tra qualità e difetti. Questi ultimi sono proprio inevitabili, a prescindere dalla quantità di pregi, ed ognuno di noi presenta dei limiti che possono risultare più o meno spiacevoli. Tuttavia esistono alcuni lati caratteriali particolarmente rilevanti nella condivisione con gli altri per due differenti motivi: l’impossibilità di cambiare punto di vista e il peso che esercita sulle altre persone. Si tratta del più estremo lato dell’avarizia, ovvero di quella tendenza di alcuni soggetti a risultare decisamente tirchi nel gestire il proprio denaro.

A differenza di quanto si possa pensare, non ha nulla a che vedere con l’abitudine al risparmio propria di chi presenta problemi finanziari o poca disponibilità economica, quindi una strategia che permette di riuscire a contenere le spese. Spesso invece risultano più avidi proprio coloro che dispongono di maggiore patrimonio e inspiegabilmente non voglio in alcun modo sostenere dei costi. Questi sono i segnali che svelano questo tratto, anche se profondamente nascosto, assolutamente da evitare in un rapporto.

Persone tirchie: i segnali che svelano questo difetto

Segnali persone tirchie
Portafoglio (Pexels)

Esistono alcuni particolari difetti, che per quanto non sia possibile avere soltanto qualità, esercitano un peso diverso nel rapporto con gli altri. Soprattutto in stretta condivisione, come nel caso di partner e amici, dove in un modo e nell’altro emerge questo tratto caratteriale che rappresenta un grosso limite. Si tratta della tendenza ad essere tirchi di alcune persone, le quali dimostrano una certa insofferenza nel sostenere spese economiche non consone alla loro concezione e a prescindere dalla disponibilità economica.

Non si tratta infatti di un’autoconsapevolezza che porta a risparmiare dove la possibilità di spendere è limitata, bensì nel mantenere il più possibile invariato il proprio capitale, anche senza problemi di natura finanziaria o addirittura quando supera quello degli altri. Esistono dei segnali che svelano questo lato, anche quando nascosto, che inevitabilmente emerge nelle seguenti situazioni. La prima è quella in cui si propongono alcune attività da svolgere, che sia una vacanza o gita nel fine settimana, tra amici o in una coppia.

La tendenza sarà quella di ostacolare l’organizzazione, in quanto troppo dispendiosa per il presupposto dell’avaro, che cercherà numerose scuse pur di non spendere soldi per quella non gradita idea. Il secondo indizio è la difficoltà a fare regali, che il più delle volte, quando ci riesce, sono “pensierini” ma non di quelli pensati appositamente per il ricevente dal grande valore affettivo, quanto più scelte economiche che a parere del tirchio presentano già un costo troppo elevato.

Una condizione che si presenta anche nei regali di gruppo, quando la cifra per contribuire al dono per il festeggiato viene messa in discussione per abbassarla a quella più consona al suo desiderio di spendere. L’ultimo inevitabile indizio si presenta all’atto di pagare il conto, che sia una cena, un caffè o un aperitivo, dove tenderà a dividere equamente la spesa, che ovviamente non offrirà mai. Attenzione a proporre il conto “alla romana”, quando seguirà l’immancabile frase: “Ma tu cos’hai preso?“.

Impostazioni privacy