Stanchezza, mal di testa e spossatezza sono sintomi tipici della primavera, ma potrebbero rivelarsi dei campanelli di allarme di queste patologie
La primavera, tra clima mite e fioriture, è da molti il periodo più apprezzato dell’anno. Ma giornate colorate e soleggiate a parte, è anche un periodo di cambiamento per l’organismo. Aumentano le ore di luce così come si presentano numerosi sbalzi termici. Per gli allergici, vi è anche una grande concentrazione di pollini nell’aria che respiriamo.
Tutte queste trasformazioni intrinseche della stagione comportano numerosi sintomi fisici: mal di testa, debolezza, fiato corto, stanchezza, spossatezza, sonnolenza, sono tutte conseguenze fisiche pienamente nella norma. Tuttavia queste sensazioni possono essere ricondotte anche ad alcuni campanelli d’allarme di patologie più preoccupanti. Scopriamo insieme quali e che tipo di esami svolgere per eliminare ogni dubbio.
Campanelli d’allarme
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La stanchezza è il sintomo più comune di quelli che in primavera coinvolgono il nostro benessere, soprattutto in soggetti più deboli. Tuttavia, se associata ad altri malesseri, può rappresentare un campanello d’allarme per altre patologie. Se si associa fiato corto e difficoltà a compiere sforzi fisici, anche di natura ordinaria, con la comparsa di episodi tachicardici, soprattutto se a riposo, potrebbero esserci gli estremi per una carenza di ferro. In questi casi, è frequente un colorito spento dell’incarnato, unghie e capelli fragili, soprattutto nell’ipotesi che si tratti anemia da carenza di ferro. Per confutare ogni dubbio, è necessario svolgere un esame sanguigno che rilevi i livelli nel corpo.
Ma la stanchezza con mal di testa può anche essere una conseguenza data da livelli di pressione arteriosa non ottimali. Ipertensione e ipotensione, seppur con sintomatologia differente, agiscono entrambe con problematiche non indifferenti per il nostro organismo. Mentre la pressione bassa tuttavia non rappresenti una grave preoccupazione, i livelli alti di pressione sanguigna possono comportare numerosi rischi cardiovascolari, come infarto e ictus. Importante monitorare la pressione sanguigna per escludere ogni eventualità.
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Se invece la stanchezza si presenta con una sensazione costante di freddo e un aumento di peso ingiustificato dall’alimentazione, potrebbero essere campanelli di allarme di una riduzione delle funzioni della tiroide. Il TSH è l’esame principale per la valutazione delle condizioni della funzionalità tiroidea, per eliminare ogni rischio ad essa legata.
