Zara, il colosso del “ready to wear” lancia un nuovo servizio pazzesco: c’è da stupirsi

L’azienda spagnola di pronto moda ora offrirà ai suoi clienti un servizio in più. Zara lancia la sua nuova iniziativa, davvero rivoluzionaria.

Zara servizio riparazione
Modello di Zara (Instagram)

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Zara è uno dei brand più noti del settore del ready to wear, primo nella classifica dei produttori d’abbigliamento che vendono di più, avendo superato da qualche anno il diretto competitor H&M.

Nato come negozio nel 1975 a La Coruna in Spagna, inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi Zorba, come l’omonimo film, ma poichè il nome era già stato preso da un bar della strada, i due fondatori, moglie e marito, decisero di cambiarlo.

Oggi ha centinaia di negozi in tutto il mondo, dove vende non solo abbigliamento donna, uomo e bambino, ma anche tessile per la casa, con più di 150.000 dipendenti e un fatturato che al 2019 risultava di 18,9 miliardi di Euro.

Ora Zara diventa più solidale, e fa un passo in più verso i suoi clienti, anche se al momento il servizio è disponibile ancora limitatamente, ma qualora l’esperimento dovesse portare “buoni frutti”, verrà esteso anche ad altri store. Di cosa si tratta? Di qualcosa che renderà felici i più parsimoniosi.

Zara: l’esperimento parte dal Regno Unito

Il colosso della “fast fashion” ha infatti deciso di offrire ai suoi clienti inglesi un servizio di riparazione dei suoi capi usati, che potranno poi essere ripresi e indossati nuovi di zecca. “Ci aiuterà ad avere una panoramica sul mercato reale. Vedremo come si evolve e come funziona. È una prova” ha spiegato » Paula Ampuero, Head of Sustainability.

 

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Per il momento questa possibilità è appunto limitata al Regno Unito, ma qualora dovesse avere un esito positivo, non è escluso che venga estesa anche agli altri Paesi dove è presente Zara. Tutto ciò che dovranno fare i clienti per usufruirne, sarà di spedire il capo danneggiato online o portarlo in uno degli store dove, pagando una piccola fee, potrà riaverlo riparato entro 10 giorni lavorativi.

Ma non è finita qui, poichè oltre a farsi riparare gli abiti, i clienti potranno decidere anche di rivenderli tramite una piattaforma apposita. L’azienda attraverso il codice a barre presente su ogni capo, ne scansionerà le caratteristiche e provvederà anche a procurarne delle foto, che poi potranno essere implementate da altre informazioni o scatti direttamente dal venditore, che non avrà costi aggiuntivi. Chi invece avrà intenzione di acquistare, pagherà una commissione di 1 sterlina, e pagherà il 5% del prezzo originale.

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