Latte, realizzata la prima variante sintetica: ecco cosa cambierà d’ora in poi

E’ in arrivo una straordinaria novità per tutti gli amanti della fresca bevanda di origine animale. Sta per aprire la prima fabbrica di latte sintetico.

Latte sintetico fabbrica
Un bicchiere di latte (Pixabay)

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Il latte è una delle bevande più consumate al mondo e ormai ne esistono di tutti i tipi, anche per chi è vegano o ha particolari intolleranze. In commercio, infatti, ne esistono anche a base vegetale, oggi molto diffusi anche nei bar, ad esempio di soia o di mandorla.

Quello tradizionale è ricco di preziosi elementi, come calcio e proteine, ed è quindi indicato per i bambini, ad esempio, che necessitano di queste proprietà per la loro crescita.

Dall’estero, Israele, per la precisione, arriva però una notizia clamorosa: la prossima apertura della prima fabbrica di latte sintetico. Non si tratta tuttavia di una bevanda vegetale, ma proprio di un latte di mucca creato completamente in laboratorio.

Il brevetto è stato messo a punto nel 2019, e la società che lo detiene ora è pronta a fare il passo successivo e mettere in commmercio il drink. Una “news” che ha messo in allarme gli allevatori.

Latte: in un futuro prossimo potremo bere quello sintetico

L’azienda che lo produce, la Remilk, negli anni scorsi aveva già messo in commercio formaggi sintetici, ma ora ha annunciato l’apertura a Kalundborg, in Danimarca, di una fabbrica che “sostituirà 50.000 mucche”.


I biologi della start up hanno trovato il modo di copiare il gene della produzione di proteine nel latte delle vacche, e lo hanno inserito nel lievito, a sua volta poi immesso nei fermentatori e al quale vengono quindi aggiunte vitamine, minerali, grassi e zuccheri. Il risultato finale, assicurano dalla società, è identico a quello della bevanda originale.

Preoccupazione da parte della Coldiretti, che pensa che ci si stia spingendo troppo oltre: “Ci stiamo spingendo troppo in là, è in atto una strategia per tagliare il millenario filo conduttore che esiste tra gli agricoltori e la terra, tra piccole e medie imprese e produzione di cibo naturale” ha commentato il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi.

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