Per noi italiani, il Made in Italy è sinonimo di qualità: davanti alla scelta tra un prodotto italiano e un prodotto importato, senza dubbio sceglieremmo il nostro. Tuttavia, molti imprenditori hanno creato i loro business approfittandosi della preferenza degli italiani: ne è la prova la truffa scoperta recentemente nei centri commerciali.
![truffa made in italy](https://www.haircare.it/wp-content/uploads/2022/10/made-in-italy20221031-haircare-it.jpg)
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Tra un prodotto Made in Italy e un prodotto straniero, l’italiano non avrà mai dubbi su quale preferire. Il Bel Paese è da sempre sinonimo di qualità, non solo in fatto di cibo. Purtroppo, però, alcune case di produzione di moda e accessori si sono approfittate della tendenza delle persone nello scegliere il marchio italiano: hanno sviluppato il loro business nascondendo la reale provenienza dei prodotti sotto una finta etichetta “Made in Italy”.
In realtà, i prodotti erano stati prodotti e confezionati al 100% in Cina, in Albania o in Romania, per poi essere importati e venduti ad un prezzo degno di un prodotto artigianale italiano. La truffa è stata scoperta in alcuni negozi di centri commerciali particolarmente frequentati.
Truffa del Made in Italy: nei centri commerciali vendono prodotti stranieri “camuffati”
![truffa made in italy](https://www.haircare.it/wp-content/uploads/2022/10/made-in-italy20221031-haircare.it_.jpg)
Negli ultimi giorni, la Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato più di 600.000 calzature riportanti l’etichetta Made in Italy, pur essendo in realtà state interamente prodotte e confezionate all’esterno, prima di venire importate in Italia. Qualche settimana fa è arrivata una segnalazione: riguardava alcuni centri commerciali del torinese che esponevano sugli scaffali accessori con indicazioni false riguardo la loro produzione.
Le indagini condotte dalla Procura della Repubblica hanno portato i Finanzieri nei depositi delle province di Torino e Treviso. Qui sono iniziati i sequestri, impedendo un’ulteriore maxi truffa commerciale che avrebbe portato un profitto scorretto di oltre 20 milioni di euro. E’ stato denunciato un imprenditore italiano all’Autorità giudiziaria e fino all’accertamento di un’eventuale innocenza, è accusato del reato di frode in commercio.