Cosa è l’epigenetica: ecco come influire sui nostri geni 

L’epigenetica è quella branca della genetica che si interessa dei cambiamenti del nostro corpo non attribuiti al DNA.

L’epigenetica indaga sulle modifiche che avvengono nella relazione tra ambiente e individuo attraverso l’espressione genica senza che la sequenza del DNA sia alterata, fenomeni epigenetici sono collegati allo sviluppo di determinati malattie come cancro e altre patologie è per questo che l’epigenetica è molto studiata nella ricerca oncologica.

epigenetica geni influire
(mirerek8- Pixabay)

Quando ci riferiamo all’azione genica intendiamo parlare di cambiamenti superficiali e non permanenti che modificano l’accesso alla sequenza di DNA.

Epigenetica: siamo noi i creatori della nostra realtà

epigenetica geni influire
(mirerek8- Pixabay)

Per capire di cosa stiamo parlando è importante fare un passo indietro e ricordare che siamo formati da cromosomi, una parte del cromosoma è detta cromatina la quale è composta dal DNA e da alcune proteine chiamate istoni, attorno agli istoni si avvolge il DNA mentre la sequenza del nostro DNA resta invariata, la cromatina può cambiare influenzando l’espressione genica, permettendone l’inibizione o la trascrizione. La trascrizione avviene quando un pezzo di DNA entra in contatto con l’RNA polimerasi, in questo modo la doppia elica di DNA si aprirà permettendo la trascrizione del codice e richiudendosi immediatamente.

Solo il 2/3% del nostro DNA è quello che gli esperti definiscono strutturato, quello contenente le catene di molecole che danno istruzioni al corpo per fabbricare proteine, questo è il DNA che viene studiato per capire se siamo predisposti a sviluppare o meno una determinata patologia. Per esempio quei geni tumorali genetici che potrebbero portare al verificarsi della patologia. Il restante 97% ha una funzione chiave che è stata scoperta solamente negli ultimi anni dopo la mappatuta del genoma umano, è emerso infatti che questa parte restante del DNA contiene migliaia di interruttori che si possono accendere o spegnere, dunque possiamo agire sui nostri geni modificandone l’azione.

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Tutto ciò è fattibile in varie modalità, l’alimentazione per esempio agisce sui nostri geni perché alcuni alimenti contengono dei nutrienti che vanno ad influenzare positivamente sul nostro organismo, tra questi ci sono per esempio la soia, la curcuma, i cavoli, l’uva e i frutti rossi. Un altro modo per agire sui nostri geni è l’attività fisica perché agisce direttamente sul gene dell’infiammazione riducendola al minimo.

È stato evidenziato inoltre che anche la pratica meditativa sarebbe d’importante ausilio per questo scopo, ormai è scientificamente dimostrato che attraverso la meditazione possiamo agire a livello genetico, oltre a ridurre l’infiammazione meditare abbassa i livelli di insulina nel sangue, placa i disturbi del sonno attivando l’ipofisi e producendo più melatonina, inoltre è un ottimo rimedio per combattere lo stress, l’ansia e per indurre la gratitudine, la serenità, la calma e per elevare la propria consapevolezza.

Tutto ciò è emerso dopo che è un team internazionale di ricercatori operanti nel dipartimento di medicina predittiva, ha osservato un gruppo di meditatori esperti sottoponendoli a un prelievo prima e dopo la pratica, da qui è stato verificato che si possono inibire i geni dell’infiammazione modificando l’azione anche di quei geni che si occupano l’acetilazione degli istoni, determinati enzimi che consentono o bloccano la lettura del DNA. Altri studi hanno riscontrato effetti positivi dello yoga sull’infiammazione infatti anche lo yoga la ridurrebbe, è importante che i livelli dell’infiammazione siano bassi perché molte patologie dipendono da un’infiammazione alta.

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L’epigenetica è impiegata nella ricerca contro il cancro, esistono infatti varie sperimentazioni di farmaci che sono in grado di agire sulle anomalie epigenetiche, che sono ritenute uno dei fattori principali tra le cause di tumore.
Approfondire questo aspetto infatti potrebbe facilitare la comprensione dell’orologio biologico dell’organismo dell’uomo, dunque anche il processo di invecchiamento cellulare, queste scoperte sono una grande speranza per tutto il mondo scientifico e inoltre ci restituiscono il libero arbitrio.

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