Felicità, perché a volte fa piangere: la spiegazione è bellissima

 Felicità, piangere spesso? Il motivo per cui lo facciamo ha dell’assurdo, ce lo dice la scienza: non poteva esserci spiegazione più bella.

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Lacrime da felicità: la spiegazione è dolcissima (Canva) – Haircare.it

Piangere di felicità è possibile, ma ti sei chiesta il motivo? Il perchè è arrivo e ha dell’assurdo. Rimarrai senza parole. E’  un’espressione di emozione intensa e di una profonda gratitudine. Sentimenti di gioia così profondi possono portare alle lacrime. Non è sintomo di debolezza, ma piuttosto è una manifestazione di crescita. Esprime l’intensità delle nostre relazioni, come l’amore, la gioia e la lontananza.

Uno dei problemi più comuni al giorno d’oggi è la mancanza di connessione emotiva. Abbiamo paura delle emozioni forti, di esprimere i nostri sentimenti e di condividerli con gli altri. Ma piangere di felicità ci permette di sentirci un po’ più vicini ai nostri cari. Scopriamo il perché avviene e cosa ci succede quando accada.

Piangere di felicità, il motivo è sorprendentemente bello

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Il meraviglioso gioco delle endorfine (Canva) – Haircare.it

C’è una descrizione spesso fatta da chi è solito soffrire di solitudine e non esprime le sue emozioni: “non piangere, non fa altro che peggiorare le cose, non serve a niente”. Ma questo non è vero: piangere è un’espressione delle nostre emozioni e ha molte altre utilità.

Il pianto è una risposta istintiva alla sofferenza emotiva o fisica. Può essere provocato da emozioni come tristezza, dolore o stress. Fisiologicamente i muscoli dei bulbi oculari si contraggono, rendendo le pupille più dilatate, e le lacrime iniziano a scorrere sul nostro viso.

Durante un pianto le endorfine, che sono ormoni collegati alla produzione di sentimenti di benessere, vengono rilasciate, aiutando così a lenire la sofferenza. Le lacrime possono anche aiutare a liberare le emozioni negative e portare un sollievo temporaneo. E’ anche stato dimostrato che piangere può avere un effetto benefico a lungo termine, poiché ci permette di elaborare le situazioni che stiamo vivendo in modo più efficace.

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La più bella dimostrazione di crescita e consapevolezza (Canva) – Haircare.it

Per la nostra salute mentale è importante essere in grado di riconoscere e affrontare le nostre emozioni. Piangere può essere una buona indicazione di autoconsapevolezza: mostra che non abbiamo paura di affrontare le nostre emozioni nell’ambito, ad esempio nelle relazioni.

Vi sono miti comuni circa le lacrime. Ad esempio, le persone che hanno difficoltà ad esprimere le loro emozioni o a sentirsi vulnerabili hanno l’abitudine di piangere, specialmente quando si trovano in una situazione di stress o di dolore. Ma piangere al momento giusto rappresenta solo un segno di forza. In sostanza, mostra agli altri che siamo consapevoli di quanto ci sentiamo a disagio e che abbiamo bisogno di aiuto e di supporto.

Inoltre, piangersi addosso e lasciarsi andare al pianto può incentivare il meccanismo naturale di guarigione. Non possiamo negare l’importanza di esternare le nostre emozioni piuttosto che reprimerle. Piangendo, riusciamo a sfogare i nostri sentimenti profondi e a scaricare lo stress accumulato.

Durante un pianto dalle nostre lacrime escono parole o ricordi che ci aiutano a prendere coscienza di come ci sentiamo e di che cosa vogliamo. Piangendo, siamo più capaci di difenderci da ciò che ci fa stare male, invece che farlo a parole. Permettiamo così alle nostre emozioni e sentimenti di fluire, sfruttando il loro poderoso potenziale curativo.

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 In conclusione, in una società come la nostra che tende a regolamentare le emozioni e a trattenere le lacrime, piangere di felicità è un potente strumento per ricaricare le nostre energie. Rimane ben chiaro che le persone che sanno come esprimere le loro emozioni e controllare, hanno dimostrato di avere una maggiore resilienza e di sapersi destreggiare meglio nei periodi di stress, di crisi o di incertezza.

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