Oltre ad essere un’ottima erba aromatica, l’alloro possiede delle ottime proprietà benefiche per il nostro orgamismo. Ecco di quali si tratta.
Oggi siamo abituati a vedere le foglie d’alloro in particolare in cucina, o sulla testa dei neolaureandi, che ne indossano una coroncina a mò di riconoscimento per i risultati ottenuti, ma ciò che non tutti sanno, è che questa pianta aromatica ha anche molte proprietà benefiche per il nostro organismo.
Un’erba che esiste da molti secoli, e che veniva usata addirittura fin dall’Antica Roma per cingere la testa degli imperatori romani in segno di rispetto e potere nei confronti del resto del popolo, e che spesso è comparsa anche in statue, affreschi e dipinti.
Oggi usiamo le sue foglie soprattutto in cucina, per insaporire i nostri sughi e soprattutto le carni, come quelle di vitello o manzo, rendendole ancora più profumate e gustose. Eppure, questo non è l’unico uso che possiamo fare di questa pianta meravigliosa, poichè ce ne sono altri, poco conosciuti, ma in grado di fornirci notevole benefici. Scopriamo allora di quali si tratta.
Alloro: non solo sughi e arrosti: lo puoi usare anche così!
Bisogna intanto dire che queste foglioline, che di solito si possono già trovare pronte per l’uso o secche, contengono molti minerali: manganesio, ferro, rame, potassio e manganese. Inoltre hanno al loro interno anche acido folico e vitamine come quella B, A e C. Sono utili per chi soffre di gonfiore addominale o diarrea, e combattono anche le infiammazioni, aiutando anche altre a curare le ferite.
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E non è finita qui, poichè allevia anche lo stress e l’irritazione gastrointestinale, basta usarla come tisana. E’ sufficiente scaldare 250 ml di acqua, facendola bollire e quindi lasciando in infusione un paio di foglie per una 10na di minuti. Attenzione tuttavia a non esagerare: andranno bene massimo 3/4 tazze durante il corso della giornata.
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Meglio stare attenti, però, a quale specie di alloro comprare o cogliere: quella più comune, che troviamo non solo al supermercato ma anche in giro è il laurus nobilis, ma ce ne sono altre molto tossiche e velenose, come l’alloro rosa o quello lauroceraso, che contiene acido cianitrico.
