Albert Einstein, come mangiava il genio della fisica

Albert Eistein è stato uno dei più grandi fisici della storia, ha rivoluzionato l’intera visione  dell’universo in cui ci troviamo, scopriamo cosa preferiva portare a tavola.

Albert Einstein nacque nel 1879 il 14 marzo a Ulm, in Germania. Era il primogenito, fin dalla sua prima infanzia aveva mostrato una personalità abbastanza stravagante. A 26 anni, non era ancora così conosciuto pur avendo molte abilità ma ben presto si fece notare, una delle sue scoperte più importanti, è legata al concetto di eleganza dell’universo, e alla costanza della velocità della luce, la luce infatti presenta sempre la stessa velocità.

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Questa nuova visione di spazio e di tempo, portò alla conclusione che l’universo è complesso e che la realtà è influenzata dall’osservatore, inoltre andò a superare le teorie di Newton, il quale credeva in un Universo statico. Qualche tempo dopo con la teoria della relatività generale si guadagno il suo posto nel mondo della fisica. Le idee di Einstein si fondavano sulla “quantizzazione” dell’energia, precedentemente introdotta da Plank, furono queste le basi che diedero vita alla meccanica quantistica.

Dieta Einstein, ecco gli alimenti preferiti dal fisico Tedesco

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Nei primi anni di matrimonio, pur lavorando non guadagnava moltissimo e le sue cene erano molto semplici, mangiava soprattutto formaggi, frutta, a volte la carne, il miele e beveva parecchio tea. Si narra che Einstein non gradisse la cucina Inglese in quanto ricca di grassi animali. Il suo frutto preferito erano le fragole, amava i funghi e questo è interessante perchè è noto che i funghi facciano bene al cervello, in particolare è stato pubblicato anche uno studio sul Journal of Alzheimer’s Disease secondo il quale chi assume 2 porzioni di funghi ogni settimana dimezza il rischio di degenerazione cognitiva rispetto a chi non li mangia. Assumeva molti legumi, soprattutto fagioli, altamente benefici per svariate proprietà, per quanto riguarda gli alcolici era praticamente astemio, oltre al tea beveva il caffè, potremmo dire che l’ unico strappo alla regola fosse fumare la sua pipa.

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Einstein e l’alimentazione vegetariana:

Quando ebbe 50 anni smise di consumare la carne e iniziò ad assumere molte più verdure sotto consiglio medico, dopo aver riscontrato dei problemi all’aorta, era contento di questa nuova alimentazione e ne ottenne molti benefici, infatti in una lettera indirizzata a Hermann Huth, vicepresidente dell’associazione vegetariana tedesca scrisse: “è mia opinione che un modo di vivere vegetariano per il suo effetto puramente fisico sul temperamento umano influenzerebbe in modo molto vantaggioso la sorte dell’umanità”.

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Mangiava pochi grassi, aveva eliminato la carne e il pesce, se mangiasse o meno le uova o altri prodotti di origine animale invece non si sa con certezza. Senza dubbio ha sempre mangiato poco ed è noto che una dieta ipocalorica è sempre preferibile, oggi come oggi in molti mangiano troppo e male, mangiare poco è benefico per mantenere pulito il sistema. Ci sono molte ricerche che hanno verificato che stando a digiuno si tende ad essere più concentrati e vigili.

La teoria evoluzionistica infatti sostiene che  mangiare poco permetta di essere longevi e in salute, da sempre nella storia  ci sono stati periodi di carestia per svariate ragioni. L’uomo è ha delle reazioni meccaniche ad alcuni eventi e quando percepisce carestia o scarsità di cibo, il suo organismo è portato essere meno fertile e a rallentare il processo d’invecchiamento, in modo tale che quando tutto sarà finito sarà ancora giovane e vitale.

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