Apple lo toglie dal commercio, andrà fuori produzione: i clienti sono distrutti

Apple venderà gli ultimi pezzi fino a esaurimento scorte, poi il prodotto andrà fuori produzione: non c’è nulla da fare.

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(Herbert Aust – Pixabay)

Apple ha lasciato i trentenni e non solo sbigottiti e sgomenti alla notizia che un gioiello tecnologico nei primi anni 2000 è stato messo irrimediabilmente fuori produzione. Purtroppo, il sito ufficiale di Apple Italia parla chiaro e segna la fine di un’epoca. Una volta che il prodotto sarà esaurito, l’azienda non ne produrrà di nuovi. Per chi è stato adolescente negli anni 2000 è un vero e proprio sintomo che i bei tempi sono andati.

Infatti, prima di Spotify ma subito dopo il walkman e i lettori CD portatili, quando per la prima volta si cominciava a parlare del formato mp3, i primi dispositivi a reggere un gran numero di canzoni era l’iPod. Ora, però, che questo oggetto ha 21 anni di età, è stato impietosamente sorpassato dai servizi di streaming musicale, tra cui c’è anche la stessa iTunes, sempre di Apple. Così, anche il rapporto con la musica è cambiato totalmente tra le generazioni.

Apple metterà gli iPod fuori produzione, è la fine di un’era

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(Francisco Ademar Santana Neto Ademar Santana – Pixabay)

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L’iPod fu annunciato il 23 ottobre 2001 da Steve jobs in persona. All’inizio era grande pesante come un iPhone, ma il senso di libertà era enorme. Infatti, prima di allora i lettori CD erano troppo ingombranti e da quel momento in poi la musica non avrebbe più avuto un supporto fisico obbligatorio. In più, ognuno poteva creare una mastodontica playlist in base alle proprie esigenze, acquistando musica.

Sulla scia dell’iPod nacquero i cosiddetti lettori mp3, che permettevano l’accesso alla musica semplicemente scaricandola. Allora, però, quando un floppy disk aveva difficoltà a gestire più di due immagine o una sola canzone in mp3, sembrava che iPod avesse una capienza infinita. L’addio definitivo di Apple che mette l’iPod fuori produzione regala un po’ di amarezza a chi ha vissuto quegli anni.

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I nostalgici fanno ancora in tempo ad accaparrarsi l’ultimo, anche solo per la propria collezione ispirata ai primi anni 2000, prima del progressivo e definitivo addio.

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