Vuoi fare il pieno di vitamine da Carlo Cracco? Ecco quanto ti può costare!

Sogni di fare una ricca colazione nel ristorante-bistrot di Carlo Cracco a Milano? Una spremuta potrebbe costarti ben più di quanto immaginato.

Carlo cracco ristorante
Carlo Cracco (@carlocracco Instagram)

Lo chef veneto, premiato in carriera con ben sei stelle Michelin totali, è diventato famoso al grande pubblico grazie alla sua partecipazione, ormai qualche anno fa, a Masterchef, il cooking show più famoso d’Italia.

Carlo Cracco, vicentino nato nel 1965, ha sempre voluto lavorare in cucina, studiando dapprima all’istituto alberghiero, e poi, dopo una breve esperienza in un ristorante di Vicenza, incontrando a metà degli anni Ottanta il grande Gualtiero Marchesi a Milano.

E’ grazie a lui, all’epoca primo chef, che l’Enoteca Pinchiorri di Firenze ottiene per la prima volta le tre agognate stelle. Ma non è finita qui, perchè su invito della famiglia Stoppani, nel 2001 apre il ristorante Cracco Peck nel capoluogo meneghino, facendogli guadagnare altre due stelle.

La notorietà arriva nel 2011, quando assieme a Joe Bastianich e Bruno Barbieri inaugura la prima edizione del programma dedicato agli aspiranti cuochi. Il successo è incredibile, eppure nel 2017 decide di lasciare, per dedicarsi ad altri progetti, tra i quali l’apertura del suo nuovo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele.

Oggi il locale omonimo è meta di appassionati e trendsetter, che bramano di poter gustare le sue squisitezze o solo fare una semplice colazione nel ristorante diventato una specie di status symbol.

Sai quanto costa una spremuta da Cracco a Milano? Un prezzo incredibile

Ebbene, un semplice caffè con brioche e magari una spremuta d’arancia potrebbe costarvi ben più di quanto preventivato. Come è facile intuire, i prezzi del ristorante, che di giorno offre anche colazioni e addirittura pizza (recentemente criticata da alcuni), sono elevati e non certo alla portata di tutti.

 

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Scontato e anche da capire, vista l’ottima qualità degli alimenti e la lavorazione che c’è in cucina, oltre al nome del noto chef. Quello che invece lascia un po’ costernati è il costo proprio di una normale spremuta, che si è saputo grazie allo scontrino postato in rete da un avventore.

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Nella ricevuta si può notare come per tre spremute e due bottiglie di acqua il gruppo abbia pagato 41 Euro, dei quali 27, 9 euro cadauna, solo per le bevande d’agrumi. Un prezzo di tutto rispetto, certo, anche se qualcuno ha sottolineato quanto nessuno li abbia costretti ad andare da Cracco per bersi la bibita. Insomma, se volete fare colazione in Galleria dal noto chef, non aspettatevi (giustamente) i prezzi della Stazione Centrale.

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