Vitamina D, ecco perché assumerla. Non integrarla può essere pericoloso

Vitamina D, ecco perché assumerla. Non integrare questa vitamina infatti, può essere pericoloso per il nostro organismo.

La vitamina D è una vitamina liposolubile, che viene accumulata nel fegato e viene poi rilasciata a piccole dosi quando il suo utilizzo diventa necessario.

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Vitamina D, perché integrarla (Foto di Mircea Ploscar da Pixabay)

Più che altro sintetizzata dal nostro organismo attraverso l’assorbimento dei raggi del sole, questa vitamina regola il metabolismo del calcio e per questo è utile nell’azione di calcificazione delle ossa.

Inoltre, contribuisce a mantenere nella norma i livelli di calcio e di fosforo nel sangue.

E’ scarsamente presente negli alimenti, visto che si trova solo in alcuni pesci grassi, latte e derivati, uova, fegato e verdure verdi, mentre il suo fabbisogno giornaliero varia a seconda dell’età ed è circa di 400 unità al giorno, in assenza di fattori di rischio.

Ma perché la carenza di questa vitamina è così pericolosa per il nostro organismo? Andiamo a vedere quali rischi comporta questa mancanza.

Vitamina D, a quali rischi si va incontro se c’è una carenza?

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Integratori (Foto di PublicDomainPictures da Pixabay )

La carenza di vitamina D incide per prima cosa in modo negativo sulla calcificazione delle ossa, portando a deformazioni ossee di varia natura e alla osteomalacia. Inoltre, la mancanza di questa vitamina rende i denti più deboli e vulnerabili alle carie.

Nella fascia giovanile, la malattia più diffusa a causa di una mancanza di questa vitamina è il rachitismo, mentre nei soggetti più anziani può provocare osteoporosi, malattie respiratorie, neurologiche, cardiovascolari e vari tipi di malattie autoimmuni.

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L’assunzione di questa vitamina in concomitanza con il calcio è fondamentale per ridurre notevolmente la fragilità ossea e garantisce meno rischi di frattura.

Ma da cosa deriva una mancanza di vitamina D? Visto che la maggior parte della vitamina D viene recepita dai raggi del sole, una carenza può derivare da comportamenti che impediscano l’esposizione al sole, come vestiti troppo coperti, utilizzare protezioni solari troppo elevate o restare al chiuso per lunghe ore.

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Atri comportamenti da evitare sono abusare di alcol e sostanze stupefacenti, che fanno completamente disperdere la vitamina D con gravi conseguenze per l’organismo.

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