T-shirt a 30 euro, perché costa così tanto: dovresti saperlo

T-shirt a 30 euro, vi siete mai chiesti perché costa così tanto? Dovresti saperlo, ma se così non fosse ecco la risposta alla domanda. 

moda sostenibile
Zara (Instagram) – Haircare.it

Quando sentiamo parlare di moda sostenibile, cosa ci viene in mente? Il costo. Almeno è questa da sempre la principale preoccupazione dei consumatori. Una moda green ma cara e quindi viste le scarne risorse economiche, ci si affida ai prodotti economici. Occorre precisare che questa credenza ormai diffusa pecchi di essere obsoleta o meglio, merita di essere precisata. Il motivo? E’ presto detto. Sono sempre più i marchi sostenibili che stanno nascendo negli ultimi anni che forniscono comunque un prezzo niente male se consideriamo una produzione molto bassa, spesso artigianali ed anche l’uso di materiali ecologici. Fattori che aumentano ulteriormente il prezzo finale.

T-shirt a 30 euro, perché costa tanto?

costo magliette
Vestiti colorati (Pixabay) – Haircare.it

Se consideriamo una maglietta dal costo di 29 euro, è stato dimostrato che una grossa fetta del ricavo – pari al 59% – va al retail, cioè al negozio che la vende. Questo non significa che i negozi siano ricchi ed il fatto che molti stiano chiudendo dimostra chiaramente come la piaga del commercio online sia ampiamente sviluppata e la minaccia sia concreta. Secondo la Confcommercio poi il 61,8% degli italiani acquista solo in saldo – dati che risalgono al 2019, ossia prima della pandemia – mentre secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano il 59% preferisce acquistare online. E dove lo fanno? Sicuramente già sapete la risposta: il 76% di questi lo fa almeno 1 volta al mese. Dimenticate i siti e-commerce dei negozi, sono i BIG del web a fare i grandi numeri come Amazon, Wish, Aliexpress. Mentre per quanto riguarda le grandi catene di distribuzione quelli che hanno un e-commerce proficuo sono Zara, H&M, Zalando, Asos.Quello che balza all’occhio è soprattutto un altro dato, ossia il minimo 0.6% del costo della t-shirt va attribuito a chi l’ha realizzata. Una cifra ridicola che fa pensare un’altra piaga del giorno d’oggi ossia lo sfruttamento dei lavoratori. Un allarme che può essere rallentato se si evita di acquistare prodotti di dubbia provenienza.

La tracciabilità del prodotto

Per questo motivo sono tante le persone ad invocare la tracciabilità di un prodotto, è abbastanza semplice etichettare una t-shirt made in Italy, se ha fatto un paio di passaggi nel paese. La tracciabilità di una t-shirt, come di altri indumenti, può aiutare ad orientare meglio il cliente e fare degli acquisti consapevoli. 

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