Utilizzi il dolcificante naturale per dolcificare le tue bevande in modo ipocalorico? Il retroscena macabro che dovresti conoscere prima di continuare il consumo
Sempre più diffuso per il suo bassissimo apporto calorico, il dolcificante si è tramutato velocemente nella sostituzione più adottata dello zucchero, ormai desueto a causa degli effetti collaterali ormai ampiamente conosciuti. La riduzione degli zuccheri nei dolci e nelle merendine è infatti una tendenza conclamata, data dalle ultime ricerche scientifiche che hanno svelato pericolose relazioni tra il consumo e la comparsa di alcune patologie.
Anche l’obesità è strettamente correlata all’assunzione di zuccheri e all’aumento di peso, consapevolezza che giustifica l’espansione dell’utilizzo del dolcificante naturale, il quale dolcifica in modo ipocalorico le bevande assunte. tra i più utilizzati spicca l’eritrolo, riconoscibile attraverso la sigla E968, con un apporto calorico minimo di 0,2Kcal per un grammo. Ma quali sono i veri effetti collaterali del consumo sistematico di questo dolcificante?
Dolcificante naturale: il retroscena che non conosci
L’eritrolo è uno dei dolcificanti più utilizzati sul mercato, riconoscibile attraverso la sigla presente in etichetta E968, grazie alle numerose qualità che lo contraddistinguono. La prima è anche la più conosciuta, ovvero la minima assunzione di calorie rispetto al suo consumo, in quanto per un grammo si assimilano solamente 0,2Kcal. Un dato sorprendente, che permette di dolcificare le bevande senza paura della bilancia.
Ma ci sono anche altri aspetti positivi da considerare, come il bassissimo e quasi nullo indice glicemico e insulinico, fattori associati al diabete, strettamente correlato agli zuccheri. Tuttavia alcune recenti ricerche iniziano a indagare un altro tipo di associazione negativa legata al consumo di eritrolo che risulta estremamente importante conoscere. Scopriamo lo studio pubblicato su Nature Medicine per prestare maggiore attenzione nel consumo.
Dolcificante naturale: la verità sugli effetti
Tra i dolcificanti naturali più utilizzati al fine di ridurre l’apporto calorico attraverso le bevande, l’eritrolo è uno dei più comuni e utilizzati. Le sue qualità sono numerose, a partire dalla cifra di E960 KCal per un grammo pressoché irrilevante, in aggiunta al minimo indice glicemico e insulinico.
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Tuttavia, una recente ricerca da approfondire, pubblicata sulla rivista Nature Medicine recentemente, offre una nuova visione dell’eritrolo, che potrebbe presentare alcune limitazioni. Potrebbe infatti essere stata trovata un’associazione, e non ancora un rapporto di causa-effetto, tra il consumo di eritrolo e alcune patologie cardiovascolari, comunque comparse in individui soggetti al loro sviluppo. Un dato che andrà approfondito, ma nel frattempo il suggerimento è quello di ridurre il consumo di dolcificante.