Riscaldamenti, stoccata definitiva nelle principali città italiane: è caos

Riscaldamenti, in arrivo dei cambiamenti anomali nelle principali città italiane. Cosa succede? Facciamo chiarezza sul punto controverso. 

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termosifoni colorati – Pixabay

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I riscaldamenti sono una componente indispensabile nelle nostre abitazioni, perfette infatti per combattere tutto quello che può presentarsi con l’arrivo del freddo, quindi temperature rigide, umidità tale da penetrare nelle ossa e malesseri stagionali. I termosifoni in casa creano la giusta atmosfera calda ed accogliente.

Ma quest’anno sappiamo come il tema sia diventato immediatamente delicato, se ne parlava già quest’estate mentre eravamo al mare: il Governo lamentava infatti che non avremmo vissuto periodi buoni con l’avanzare delle stagioni. Ora che siamo a novembre, cosa dobbiamo aspettarci? La notizia è appena sopraggiunta.

Riscaldamenti, dietro front della classe politica: cosa succede

Riscaldamenti novità
termometro esterno – Pixabay

Come abbiamo già accennato, nei mesi scorsi era stato stilato dall’ex governo Draghi il Piano Cingolani avente come scopo quello di disciplinare l’accensione dei riscaldamenti prevedendo diverse fasce, dalle zone più fredde a quelle più calde lungo tutta la penisola allo scopo di monitorare il consumo del gas il cui prezzo sappiamo è stato aumentato a causa dell’invasione russa in Ucraina.

Bene, in questi giorni sono state prese delle decisioni che hanno modificato il piano previamente redatto per quanto concerne numerose città italiane collocate al nord. Più precisamente a Milano l’accensione ha subito una proroga dal 29 ottobre al 03 novembre, a Torino invece il sindaco ha previsto una riduzione delle ore, ovvero 10 al giorno per tutto il mese di novembre oltre al differimento al 03 pari alla città milanese.

Bologna ha subito un ulteriore slittamento della data, dal 22 ottobre infatti è passata al 2 novembre, ancora prorogata al 07. Il 02 novembre è la data di accensione dei riscaldamenti per la città di Verona, con un giorno di distanza invece Mantova, Cremona e Brescia. Per Pordenone, Bergamo e Varese lo start è arrivato rispettivamente il 28, 29 e 31 ottobre.

Proroghe emerse a seguito delle temperature primaverili che hanno interessato tutto il Paese e con  i cittadini del sud Italia che vedono ancora possibile il tuffo al mare e tintarella con tanto di olio di cocco. Dove arriveremo?

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