Cosa c’è di più bello che avvolgersi in un caldo maglione in cachemire quando arriva il freddo dell’inverno? Ecco come conservarli al meglio.
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Con la stagione fredda alle porte e di fronte alla prospettiva di una crisi energetica che lascerà le nostre case un po’ più fredde del solito, premunirsi con i giusti capi di abbigliamento è sempre una buona idea. E cosa c’è di più adatto all’inverno di un caldo maglione in lana? Le opzioni tra cui scegliere sono tantissime: si va dai maglioni unisex a quelli oversize, da quelli colorati a fantasia geometrica o psichedelica a quelli monocromatici, oppure con loghi o scritte. Da quelli in fibre naturali a quelli in fibre sintetiche.
Tra le fibre naturali, ovviamente, non possiamo non annoverare la lana e, in particolare, il cachemire. Soprannominato la fibra di diamante, si tratta di una delle fibre più lussuose per realizzare un caldo maglione per l’inverno, che ha il plus di risultare non solo caldissimo, ma anche morbido e confortevole sulla pelle. Proviene principalmente dalla Mongolia, dove vengono allevate le capre da cui si ricava. Attenzione però a come trattarlo!
Occhio al prezzo: un maglione in cachemire troppo economico vale poco!
La verità sul cachemire è tanto semplice quanto, forse, deludente: più economica è la fibra che stiamo acquistando, più difficilmente essa resisterà alla prova del tempo e ai tanti lavaggi a cui la sottoporremo. A questo punto, però, non possiamo parlare anche dei pro: il cachemire ha una trama molto più sottile di quella della lana tradizionale e ciò fa sì che un maglione in cachemire modelli la silhouette in maniera più raffinata.
Mentre un maglione di lana rischia di imbottire troppo la figura, col cachemire questo rischio non si corre. Anzi! Un maglione di cachemire può essere indossato tranquillamente anche sopra una blusa o una camicia. Per chi non vuole indossare fibre animali, inoltre, esiste il cosiddetto cachemire vegano. Esso è realizzato in fibra di soia o di lyocell, riciclabile e ricavato dalla pianta di eucalipto.
