Legumi, come mangiarli per evitare il gonfiore alla pancia

I legumi, ricchi di numerose proprietà, sono elementi nutrizionali essenziali da introdurre nell’alimentazione. Tuttavia esiste una controindicazione: come mangiarli evitando il gonfiore addominale

Legumi gonfiore
Ceci (Pixabay)

Gli articoli più letti di oggi:

Sono preziosi per la salute, contengono numerose proprietà fondamentali e sono ricchi di valori nutrizionali. Fonte di proteine e nel contempo di carboidrati, i legumi si differenziano da qualsiasi altro ingrediente presente in natura. Poveri di grassi ma con un concentrato potente di fibre, si rivelano preziosi anche all’interno di una dieta dimagrante. L’elevato apporto di energia contro il basso apporto calorico li rende insostituibili nell’alimentazione, che attraverso il loro consumo beneficia anche del ferro.

Tuttavia presentano una controindicazione spiacevole, che quasi sempre crea fastidi dopo il pasto: gonfiore addominale e meteorismo. Proprio per l’elevato apporto nutrizionale dei legumi e il gusto inconfondibile in alcune ricette, rinunciarvi solo per questo motivo sarebbe un peccato. Esiste un modo per consumarli senza riscontrare tale disagio? La risposta è affermativa e la soluzione molto più semplice del previsto.

Legumi e gonfiore addominale: come risolvere il dilemma

Legumi gonfiore
Legumi (Pexels)

Un toccasana per la salute, i legumi sono ricchi di numerose proprietà fondamentali per l’organismo. Ad alto contenuto di fibre, si rivelano un’ottima fonte di proteine, ma anche di carboidrati “buoni”. La presenza di ferro rende questo prodotto vegetale particolarmente energetico, così come le vitamine appartenenti al gruppo B, calcio e zinco. Sono antiossidanti, perfetti quindi per contrastare gli effetti nocivi dei radicali liberi, ma vantano anche un dettaglio non irrilevante che li rende ideali all’interno di una dieta dimagrante.

Privi di grassi e colesterolo, il loro apporto nutritivo contro quello calorico conferma i legumi come ingredienti preziosi e insostituibili all’interno dell’alimentazione. Sono numerose le pietanze gustose che prevedono il loro utilizzo, esaltandone gusto e consistenza in piatti tradizionali della cucina mediterranea. Tuttavia presentano una controindicazione derivata proprio dall’elevato contenuto di fibre da essi evidenziati.

Si tratta del gonfiore addominale, spesso conseguenti ad un pasto a base di legumi, sintomi considerati da molti inevitabili. In realtà esiste una soluzione ed è molto più semplice di quanto si possa immaginare, a partire da un primo aspetto. Il consumo dei legumi in scatola ad esempio sortirebbe maggiormente questi effetti, a causa di conservanti, additivi e sale presenti al loro interno.

Preferibile quindi il consumo di legumi secchi, da lasciare in ammollo per 12 ore. In seguito è necessario sciacquarli e cambiare l’acqua per una lunga cottura, che aumenterà la loro digeribilità. Se anche questa soluzione non dovesse rivelarsi sufficiente, esistono altre opzioni utili: la prima è l’utilizzo di legumi decorticati, privati quindi della buccia, causa dei fastidi intestinali, ma anche frullare i legumi attraverso un passaverdura può aiutare in modo determinante la loro digeribilità.

Impostazioni privacy