Valentino è logo-mania: l’ultima selezione di capi e accessori è una bomba di V

La celebre maison romana stupisce tutti con una collezione brandizzata come mai prima d’ora. Valentino conquista con capi e accessori da urlo.

Valentino collezione brand logo
Pier Paolo Piccioli direttore creativo di Valentino (Instagram)

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Altra intuizione vincente per il direttore creativo della storica maison capitolina. Pier Paolo Piccioli, lancia la nuova collezione di Valentino, tutta all’insegna del leggendario logo a V. Capi di straordinaria qualità come da tradizione, con tagli sartoriali avventurosi ma dall’appeal senza tempo, per quella che si presume andrà sold-out in brevissimo tempo.

La casa di moda romana vede la luce nel 1960, con l’apertura della stessa in Via Condotti da parte di Valentino Garavani e di alcuni soci. Tuttavia, lo stile di vita lussuoso dello stilista, unito ai costi stratosferici di gestione, rischiò di mandarla in bancarotta, e fu solo l’arrivo di Giancarlo Giammetti, poi diventato partner anche di vita di Garavani, riuscì a risollevare la situazione, con lo stilista che si occupò esclusivamente della parte creativa mentre il secondo pensava agli aspetti economici.

Nel 2002 la società è stata acquisita dal gruppo Marzotto, per poi 10 anni dopo esser rivenduta assieme anche al marchio M Missoni a Mayhoola for Investments del Qatar. Dopo il ritiro di Garavani, oggi a disegnare i capi delle collezioni è Piccioli, il quale ha iniziato alcuni anni prima assieme a Maria Grazia Chiuri, oggi in forza a Dior.

Valentino: la collezione dedicata al famoso logo fa furore

E’ proprio lo stilista romano la mente dietro la collezione total pink dell’anno scorso, che ha riscosso un successo clamoroso e ha lanciato una nuova nuance di Pantone, il Pink PP. Anche in questo caso, dietro queste nuove creazioni c’è lui.

 

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Il logo è alfabeto ed è parola. Il logo è spazio ed è architettura. Il logo è bellezza ed è cultura” si legge nella nota stampa rilasciata dalla maison, per lanciare la Valentino Toile Iconographe. La campagna pubblicitaria è stata scattata dal leggendario Steven Meisel, e per certi versi riporta in parte al passato, in un gioco proprio con il futuro della casa di moda.

I cappotti loggati, così come i cappelli e le borse shopping sembrano usciti direttamente dagli anni Sessanta, anche se in realtà basta un’occhiata agli stivali e ai collant loggati per capire di trovarsi davanti a qualcosa di ben diverso che un semplice omaggio alla grande tradizione sartoriale di Garavani. Un viaggio emozionante ed appassionante, per quello che è già un successo predestinato per Piccioli, sempre più figura di grande riferimento della moda mondiale.

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