Figli, non dirgli MAI queste frasi: se lo fai, gli crei dei problemi permanenti

Se non desideri provocare dei traumi ai tuoi figli è necessario che tu non dica queste frasi. Fai attenzione, senza saperlo potresti creargli dei gravi problemi.

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Le frasi che non devono essere dette per non dargli traumi (Canva)

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Quando si hanno dei figli, per quanto essi siano la nostra fonte di gioia e felicità, nei momenti di crisi e sconforto possiamo cadere in un tunnel di frasi e parole che possono provocare gravi ripercussioni sulla loro salute psicologica. Le parole ci influenzano e possono condizionare le emozioni di chi le ascolta. 

Soprattutto i bambini, alla loro tenera età infantile sono come spugne e assorbono nel bene e nel male tutto ciò che noi gli comunichiamo, e se non stiamo attenti a ciò che diciamo, le parole possono condizionare in modo diverso il loro carattere e i loro atteggiamenti, provocando gravi traumi a livello psichico anche se noi non vorremmo. Di seguito ecco le frasi da non dire mai ai figli se non vuoi creargli dei traumi. 

Le frasi da non dire mai ai figli: ecco come comunicare in modo corretto con i propri figli

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Bambini, è importante capire cosa devi dire per non dargli problemi in futuro (Canva)

I bambini ripongono nei propri genitori una fiducia smisurata, essendo i loro punti cardini di riferimento per cui tutto ciò che diciamo ha un peso per loro motivo per cui comunicare nel modo corretto è fondamentale per fargli percepire le emozioni e l’atteggiamento giusto.

Dire al proprio figlio non ti voglio più bene sono parole dure che vengono recepite come abbandono, cosa assolutamente errata. I figli devono percepire l’amore dei propri familiari come una costante imprescindibile poiché l’abbandono lo potrebbe portare ad un senso di vuoto e smarrimento e quindi si traduce in un senso di insicurezza anche da adulto.

Spesso i bambini non hanno la capacità al primo colpo di fare tutto come si dovrebbe, motivo per cui accusarlo di non esserne in grado di fare qualcosa è sbagliato. Ma intervenire solo qualcosa il piccolo ci chieda aiuto, in tal caso l’intervento del genitore è ben accetto altrimenti è giusto che il bambino faccia le proprie esperienze anche sbagliando. Stesso discorso se lo apostrofiamo come “cattivo”, in questo caso è importante fargli capire dove sta l’errore senza fare paragoni con gli altri o accentuare le difficoltà ma avere calma e comprendere i motivi dei suoi comportamenti chiedendogli il perché.

Un piccolo aiuto può essere incoraggiarlo per i suoi progressi come mangiare da solo o mettere le scarpe autonomamente in questo modo andremo a rafforzare la sua autostima e automaticamente lo incentiviamo ad avere atteggiamenti corretti ed educati.

Fondamentale, soprattutto in momenti di crisi e stress non rivolgersi ai propri figli con esclamazioni del tipo “vai via” o “lasciami in pace”, questo porta a captare un sentimento di chiusura e questo atteggiamento può trasportarsi anche da adulto, in quanto il bambino lo traduce in non ho tempo per te e quindi da grande non si sentirà libero di confidarsi col proprio genitore in quanto alla base si sente rifiutato, non capito, insicuro con sensi di colpa immotivati.

Infine, è fondamentale non litigare davanti ai figli, che ne soffrono, non giudicare il loro aspetto fisico in quanto potrebbe provocare in futuro problemi anche gravi, come i disturbi alimentari. I figli prendono come esempio i propri genitori o le persone a loro care ed imparano per imitazione, quindi se noi adulti abbiamo atteggiamenti positivi anche loro avranno senza dubbio un atteggiamento migliore e tenderanno a non sentirsi in conflitto con le loro emozioni poiché in noi troveranno quell’aiutante magico che li accompagnerà durante tutto il percorso della loro vita senza sentirsi giudicato o criticato, sapendo che l’amore verso di loro è stabile come un porto sicuro.

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