Gel sulle unghie: nessuno parla di questi rischi pericolosissimi

Molte donne ricorrono alla ricostruzione unghie in gel o alla manicure semipermanente per avere unghie curate a lungo. Ci possono essere però dei rischi.

Rischi manicure gel
Una manicure (Canva)

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Da un po’ di anni a questa parte la ricostruzione unghie in gel è uno dei trattamenti più richiesti da numerose donne che si affidano alle mani dell’estetista o ai saloni di bellezza.

Tecnica pensata da un dentista ancora negli anni Cinquanta, che per primo pensò di utilizzare il prodotto sulle unghie aggiungendoci anche brillantini o piecing, oggi è molto diffusa, e in tante la usano per poter avere unghie curate e lunghe per settimane.

Un trattamento di solito dura infatti 1 mese e mezzo/2, sparendo con la naturale ricrescita dell’unghia. Per chi preferisce invece un effetto di minor durata e dall’aspetto più naturale, esiste anche la manicure con smalto semipermanente, dalla durata di circa 3/4 settimane. Ciò che non tutte sanno, però, è che l’uso del gel può avere anche dei rischi per la salute delle nostre mani. Ecco quali sono i maggiori.

Ricostruzione in gel: sono questi i rischi per la salute

Per prima cosa dobbiamo subito dire che lo smalto in gel è ben diverso da quello normale proprio per la sua composizione chimica che gli permette di indurirsi e quindi durare più a lungo, anche grazie all’uso delle macchinette con luce UV, che permette un’asciugatura e una lucidatura durevole. Queste lampade tuttavia possono causare non solo invecchiamento precoce dell’epidermide, ma causarne in casi più gravi anche cancri.

Inoltre, come facilmente intuibile, una volta passate le settimane di normale durata del trattamento, lo stesso va tolto, e ciò può indebolire le unghie. Esistono infatti due tipi di gel, quelli duri e quelli cosiddetti morbidi. Per rimuovere i primi, le estetiste utilizzano addirittura una fresa, mentre per i secondi, di solito usati nel caso dello smalto semipermanente, si procede applicando un prodotto e lasciandolo in posa per circa 15/20 minuti.

Questi procedimenti tendono ad assottigliare e indebolire l’unghia, forse proprio a causa della mancata ossigenazione della stessa, e possono renderla opaca, spenta e spezzarla. Da non sottovalutare, inoltre, anche le possibili infezioni, di solito le micosi e anche eventuali reazioni allergiche, procurate dai componenti dello smalto. Sempre meglio avvisare l’operatore prima di procedere con il trattamento. Insomma, ricostruzione sì, ma non ha scapito della nostra salute.

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