La nuova B-It di Balmain Sembra una sneaker, ma non lo è, è una ciabatta ed è è stata sviluppata da Olivier Rousteing in collaborazione con il suo sneaker team, super stravagante, estremamente particolare ed eccentrica, non è per niente sobria, o la amerai o la odierai.
Il direttore creativo della maison Balmain, ci punta molto ed è sicuro che diventerà un cult, infatti attorno alla nuova scarpa vi è uno storytelling non indifferente.
La B-It è un ibrido tra tra una sneaker e una ciabatta, presenta un’imbottitura e Olivier Rousteing ha dichiarato di essersi ispirato ai sandali nipponici più iconici come geta e okobo.
Nella collezione Balmain moda Primavera Estate 2022 Rousteing ha celebrato i suoi 10 anni di direzione creativa alla guida della maison francese e lo ha fatto con fashion show che lanciava anche messaggi più profondi, di rottura e contestazione, sfidando ogni stereotipo sulla bellezza e ogni tabù sulla vulnerabilità dell’essere umano. Questa collezione è il frutto di una nuova emotività e caratterizzata da stati d’animo diversi, che hanno caratterizzato il periodo in cui la collezione è stata partorita, molti elementi si riferiscono infatti a un incidente recente e alla lunga convalescenza che ne deriva.
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Ha dichiarato infatti che un anno fa è stato vittima di un incidente, il quale gli ha procurato gravi ustioni e successivamente l’ospedale, le bende e i medicinali sono diventati parte della sua vita, ma l’artista non si è lasciato andare e anzi quando si è rimesso a lavoro, è riuscito a trarre ispirazione da quel periodo difficile è così che ha tradotto quei mesi di ospedale e fisioterapia in fasce, intrecci e frange.
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Dunque anche la sneaker/slider Balmain per la Primavera Estate 2022 non è solo una semplice ciabatta fuori dal comune, ma rappresenta un simbolo che ci fa pensare a quelle ciabatte che si indossano tutti i giorni nei reparti d’ospedale sotto i camici, è da lì che ha tratto ispirazione. Questo ci fa riflettere e ci fa capire che anche nei momenti più bui non si deve mai smettere di essere curiosi, di sognare e guardare al futuro, questa ciabatta è un segno di liberazione, per Olivier Rousteing, una celebrazione del potere assoluto della guarigione.
