Il libro del principe ribelle, Harry, continua a regalare indiscrezioni e rivelazioni inaspettate. Questa volta, il gossip riguarda alcuni dei gioielli della Corona.
L’autobiografia del duca di Sussex continua a suscitare clamore, e dopo le rivelazioni del principe su alcuni dei membri più noti della Famiglia Reale inglese, ora saltano fuori anche le sue verità su alcuni dei gioielli più iconici della Corona.
Impegnato nella promozione del libro, Harry ha rilasciato numerose interviste oltreoceano, raccontando alcuni dei punti più salienti dell’opera, come il litigio che sarebbe avvenuto tra lui e il fratello maggiore William, a causa della sua relazione con Meghan Markle, durante la quale l’erede al trono l’avrebbe strattonato e spintonato, facendolo cadere sulla ciotola del cane, finita in mille pezzi.
Ma anche Kate Middleton non è stata risparmiata, visto che nel libro il cognato ha raccontato di un litigio via chat avvenuto tra lei e l’ex attrice di Suits a causa del vestito da damigella di Charlotte, ritenuto troppo largo e lungo dalla principessa, che avrebbe intimato alla futura sposa di rimediare. Toni perentori che avrebbero talmente colpito la donna da lasciarla singhiozzante sul pavimento del cottage reale.
E non è finita qui, poichè in Spare Harry racconta anche come sono andate veramente le cose relativamente al famoso anello di fidanzamento in zaffiri donato a Kate da William. Finora si era sempre pensato che il gioiello, appartenuto a Lady D, fosse stato ceduto dal Sussex al fratello maggiore, colpito dalla forza dell’amore nei confronti della Middleton.
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La verità è tuttavia un’altra: “I giornali pubblicarono articoli sdolcinati sul momento in cui avevo capito che Willy e Kate erano una coppia perfetta. Rubbish, fesserie: non era successo niente di tutto questo. Lo aveva già lui: lo aveva chiesto dopo la morte di mamma ed ero stato ben felice di cederglielo”. Nessun gesto magnanimo, quindi, più prosaicamente, l’anello non era mai stato suo.
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E riguardo all’anello dato a Meghan per chiederla in sposa, ha spiegato di averlo commissionato all’orafo di corte, chiedendogli di togliere due diamanti da uno dei bracciali di Diana, e aggiungerne anche un terzo, proveniente dal Botswana, terra amata da entrambi. Infine, una curiosità sulle fedi nuziali, tradizionalmente ricavate da una pepita d’oro gallese, ormai quasi finita, al punto che ebbe paura di non riuscire a farne creare una per la Markle. Tutto poi, invece, filò liscio.
