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Moda

Shein, perché tanto criticato? Il motivo dell’attacco (anche a Belen)

Scritto da
Francesca Petriccione

Il colosso cinese sotto accusa. Shein nell’occhio del ciclone per le condizioni di sfruttamento dei lavoratori. Il motivo dell’attacco a Belen.

Shein
Multinazionale cinese, spopola sul web ma cade sotto accusa (Canva)

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Shein è il colosso numero uno della fast fashion. Una grande produzione a discapito dell’ambiente. Il suo successo negli ultimi anni ha perfino surclassato Zara e H&M ed è diventato l’e-commerce più scelto in tutto mondo per qualità e prezzi competitivi. 

Tuttavia c’è un lato oscuro che ha scatenato il web, anche in merito alla novizia collaborazione di Belen Rodriguez x Shein che ha destato non poche polemiche e critiche per la showgirl che in un’intervista passata ha ampiamente dichiarato il suo disgusto verso la società cinese. Ma qual’è il reale motivo di questa polemica? Scopriamolo insieme cercando di fare chiarezza. 

Shein sotto attacco, lavoratori sfruttati e condizioni disumane

I motivi che hanno messo la società in cattiva luce (Canva)

La ragione che desta più clamore, motivo centrale della polemica che vede sotto accusa Shein, sono le condizioni disumane in cui i lavoratori di Guangdong sono sottoposti. I dipendenti lavorano 18 ore al giorno per una paga di 550 euro con un solo giorno di riposo al mese, inoltre guadagnano 4 centesimi a capo realizzato.  L’ora di pausa pranzo è utilizzata dai lavoratori anche per l’igiene personale visto i turni di lunghe ore. Quindi per quanto concerne le condizioni lavorative esse sono alquanto discutibili.

Motivo per cui scatta la polemica contro Shein, multinazionale che oltre alla produzione fast fashion a discapito di consumi e inquinamento tratta i suoi dipendenti come scarti umani. Per questa ragione, anche Belen è stata accusata di essere partner in crime e i followers l’hanno ampiamente accusata di essere incoerente con i principi da lei tanto decantati.

Tra i moltissimi commenti si cerca di ragione come boicottare l’azienda, e ci si chiede come sia possibile acquistare capi di abbigliamento in cui dietro si nasconde un lato oscuro tanto drammatico. 

Scritto da
Francesca Petriccione