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Benessere

Cozze: pericolo alimentare, ritirate dal commercio per una sostanza nociva – dov’è successo

Scritto da
Francesca Petriccione

Uno dei frutti di mare più consumati è stato ritirato dal commercio a causa della presenza di una sostanza nociva per la salute. Scopriamone i dettagli.

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(Canva)

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Ultimamente siamo soliti prestare attenzione al alcuni alimenti che a causa di problemi, anche importanti, vengono immediatamente ritirati dal commercio. In particolare avvengono appunto nel campo alimentare. Questi eventi possono mettere a rischio la salute del consumatore in modo deleterio e quindi è necessario da parte delle autorità competenti di agire in maniere tempestiva e meticolosa. Non a caso è stato appena sequestrato un carico di cozze a causa della presenza di una sostanza nociva altamente pericolosa per la nostra salute se assunta in maniera massiccia. Vediamo nel dettaglio dov’è successo e quale sostanza hanno ritrovato all’interno del carico.

Pericolo per la salute: cozze distrutte a causa della presenza di diossina

(Pixabay)

Purtroppo a causa di un elevata presenza di diossina all’interno di un carico sequestrato in Puglia, più precisamente nella zona di Taranto, la polizia locale ha dovuto avviare la distruzione di più di due tonnellate di cozze (con la perdita di migliaia di euro) a causa della presenza di questa sostanza super nociva per la salute dell’uomo. La merce sarebbe dovuta arrivare al mercato del pesce di Besceglie, frequentato da moltissime persone.

La diossina è una sostanza organolettica, nota per l’appunto per il suo elevato tasso di pericolosità per il benessere delle persone. Purtroppo la ritroviamo persistentemente nell’ambiente circostante mettendo a rischio la nostra salute. La diossina è una sostanza potenzialmente cancerogena e quindi assumerne in quantità eccessive, può portare alla presenza di diversi tumori fino all’insorgenza del diabete. Altro sintomo di intossicazione è l’acne facilmente confondibile con quella tipicamente degli anni della pubertà. Gli alimenti infatti che più facilmente sono esposti al rischio di avvelenamento da diossina sono i derivati del latte e i pesci grassi, ma anche molluschi e frutti di mare, per l’appunto le cozze.

Ma grazie alle analisi e i controlli dell’ASL è possibile evitare che questo fenomeno avvenga. Infine una situazione analoga è successa anche in Italia del Nord, precisamente a Venezia, dove un grande partita di cozze fu sequestrata poiché furono pescate non seguendo le norme standard della pesca per quanto riguarda la sicurezza in campo alimentare.

Scritto da
Francesca Petriccione